In questo contributo analizziamo un passo di Les Mots di Jean-Paul Sartre, che si rivela essere un intertesto proustiano di opposto valore. Il Contre Proust che Sartre redige nella celebre Scène des Fées, segnando l’avvio della vocazione dell’intellettuale, è difatti una versione infernale della lettura notturna di François le Champi in Combray. In particolare, il trattamento della linea prosodica, disancorata dal corpo e dei valori psicologici della voce materna, rivela tratti diabolici nella sua reificazione. Rileggendo altresì alcune pagine del saggio dedicato a Flaubert (L’Idiot de la famille) che affrontano tematiche simili, ci proponiamo di mostrare in conclusione come il Flaubert che Sartre ci illustra non solo è ricco di interferenze proustiane, ma rivela anche un personalissi- mo rovesciamento dei rapporti tra letteratura e vita
« L’enfer, c’est l’autre ». Su un intertesto proustiano in Sartre, Les Mots
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Vago D. (2018) "« L’enfer, c’est l’autre ». Su un intertesto proustiano in Sartre, Les Mots
" Quaderni Proustiani, 12(1), 47-57. DOI: 10.14658/PUPJ-QP-2018-1-3
Year of Publication
2018
Journal
Quaderni Proustiani
Volume
12
Issue Number
1
Start Page
47
Last Page
57
Date Published
12/2018
Serial Article Number
3
DOI
10.14658/PUPJ-QP-2018-1-3
Section
SezioneItaliana